giovedì 30 gennaio 2014

Ho notato spesso che le persone accompagnate in visita a ruderi e affini sono molto spaventare dalle incognite di una ristrutturazione edilizia. In effetti la variabile tempo è spesso indefinita: per un rudere di medie dimensioni si può arrivare ad attendere anche 2 anni per vedere la conclusione dei lavori, con un preventivo spesa che quasi mai viene rispettato al 100%. Certo, il recupero di edifici collabenti ha il grande vantaggio di poter personalizzare al massimo l'intervento. Oggi esiste un ulteriore vantaggio, riguardante le agevolazioni fiscali introdotte nel decreto legge Mille Proroghe che rende veramente interessante l'acquisto, e poi il recupero, di rustici allo stato di rudere o in abbandono. E' previsto infatti per le singole unità immobiliari residenziali interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. L'importo massimo della spesa su cui calcolare la detrazione è fino al 31 dicembre 2015 la bella somma di euro 96.000 euro. La detrazione prevede, fino a quella data un recupero pari al 50% del totale (fino appunato ad una spesa di 96.000 euro).

Un altro grande vantaggio è dato dal risparmio su interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti.
L'importo massimo della spesa su cui calcolare la detrazione fino al 31 dicembre 2015 riguarda interventi per la riduzione del fabbisogno energetico e arriva fino a 100.000 euro; per gli interventi riguardanti pareti, finestre (compresi gli infissi) su edifici esistenti si arriva a 60.000 euro, l'istallazione di  pannelli solari: 60.000 euro; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: 30.000 euro
La  misura della detrazione arriva al 65% entro il 31.12.2014.

Per un approfondimento http://www.confedilizia.it/Tabella%20agevolazioni%20fiscali.pdf

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